Vista la crescente richiesta alle aziende di rispondere a questionari su temi ESG secondo la metodologia EcoVadis®, propongo il case study di un progetto che ho coordinato e che reputo di particolare utilità per comprendere come affrontare le richieste nel modo più efficace.
Partiamo da zero: cos’è la valutazione EcoVadis® e perché è richiesta alle aziende?
La valutazione EcoVadis è un’analisi delle prestazioni di un’azienda sui temi ESG, condotta secondo la metodologia sviluppata dalla multinazionale EcoVadis, leader in materia di rating di sostenibilità delle imprese.
EcoVadis® è una delle più diffuse piattaforme di valutazione della sostenibilità ESG (Environmental, Social e Governance).
E’ spesso usata come standard per la valutazione della supply chain (catena di approvvigionamento) sugli aspetti ambientali, etici e sociali ed è generalmente richiesta da aziende Capofiliera ai propri fornitori per testare il loro livello di sostenibilità in materia di:
- tutela dell’ambiente e prevenzione dell’inquinamento
- tutela dei diritti dei lavoratori e umani
- etica
- approvvigionamento sostenibile.
La valutazione permette all’azienda Capofiliera di fare una “classifica” dei propri fornitori sulla base dei punteggi complessivi ottenuti.

Cruscotto di indicatori nella valutazione EcoVadis sui temi ESG per il Case Study presentato
Perché le valutazioni ESG sono sempre più richieste alle aziende?
Per effetto dell’entrata in vigore di una serie di atti normativi, emanati negli ultimi anni, in linea con i principi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che hanno generato un NUOVO CONTESTO per le aziende, in cui le tematiche di sostenibilità ambientale, etica e sociale sono fattori potenti e imprescindibili per il permanere all’interno delle supply chain, per l’accesso al credito e quindi, in senso lato, per la competitività e la resilienza delle imprese. Cito in primo luogo:
- la nuova Direttiva europea sul Corporate Sustainability Reporting (Direttiva CSRD), pubblicata a dicembre 2022, in modifica della Direttiva sulla Non Financial Disclosure, che ha allargato moltissimo il bacino delle aziende chiamate a presentare un bilancio di sostenibilità; secondo dati Efrag nel 2026 in Italia saranno circa 4.120 contro le 216 attuali. Poiché nell’ambito della redazione del bilancio di sostenibilità, le grandi aziende devono raccogliere informazioni ESG all’interno dell’intera supply chain, aumenteranno le aziende chiamate a rispondere a questionari sulla sostenibilità somministrati dalle Champions per il permanere all’interno della catena di approvvigionamento.
- il Piano d’Azione Ue per la Finanza Sostenibile del 2018, il Regolamento SFDR, il Regolamento Tassonomia per la Finanza Sostenibile e la Linea Guida EBA sul lending: le banche e gli istituti finanziari devono essere parte attiva nella transizione ecologica ed energetica e veicolare i flussi di capitale verso aziende sostenibili, che abbiano adottato piani di efficientamento e transizione energetici ambiziosi e credibili; nel determinare il rating di merito creditizio, devono tenere conto di fattori ESG: i questionari ESG sono quindi somministrati anche da parte di una banca o un istituto finanziario, soprattutto alle imprese di media piccola dimensione, per valutare l’esposizione del cliente ai fattori ESG (rischio climatico e ambientali).
La valutazione ESG si rivolge solo ad aziende di grandi dimensioni?
Il case study che presentiamo è riferito ad un’azienda del settore food di medie dimensioni. In questo caso, la valutazione periodica di sostenibilità ESG secondo metodologia EcoVadis era requisito richiesto da un cliente della GDO per la qualifica come fornitore.
Però le richieste stanno coinvolgendo e coinvolgeranno sempre di più anche aziende di medio-piccole dimensioni impattate dall’appartenenza ad una value chain e dai questionari delle banche. Secondo stime Efrag, nel 2026 saranno 120.000 le aziende, anche di dimensioni medio-piccole non quotate, che dovranno rispondere a questionari di valutazione per tematiche ESG per il coinvolgimento da parte delle banche o delle aziende Capofiliera.
Come funziona una Valutazione EcoVadis?

Esito della valutazione EcoVadis – Pagella del Case study presentato –
L’azienda sottoposta a valutazione deve rispondere ad un questionario on-line e caricare una serie di documenti che attestino le prestazioni dell’azienda in materia di aspetti ambientali, sociali, etici e di approvvigionamento sostenibile. I documenti caricati sono verificati da parte di un team di analisti messi a disposizione da EcoVadis, che restituiscono una “pagella di sostenibilità” contenente:
- il punteggio dell’azienda per ogni area valutata (Ambiente, Diritti lavorativi e Umani, Etica, Approvvigionamento sostenibile) e il punteggio complessivo
- un giudizio sulle performance di sostenibilità dell’azienda per ogni area
- il posizionamento dell’azienda (in percentile) rispetto a tutte le aziende appartenenti allo stesso settore valutate da EcoVadis
- l’attribuzione di medaglie (platino, oro, argento, bronzo) nel caso in cui il posizionamento ottenuto sia particolarmente meritevole
- un’indicazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento.
Cosa valutano gli auditor EcoVadis?
Valutano il contenuto e la qualità della documentazione caricata on-line dall’azienda a supporto delle risposte date ai quesiti ESG, relative a Politiche, Azioni e Indicatori. L’analisi dei documenti avviene da parte di tre analisti successivi, per garantire controllo e trasparenza, ed è integrata con un monitoraggio a 360° di tutte le notizie apparse sui media relativamente all’azienda e alle tematiche di audit nei 5 anni precedenti la valutazione, sia positive che negative. La raccolta delle fonti mediatiche è fatta da parte di un software di intelligenza artificiale verificando oltre 100.000 fonti pubbliche. I risultati del monitoraggio sulla stampa è visibile sull’EcoVadis Scorecard ed è tenuto in considerazione dagli analisti per la definizione del punteggio complessivo di valutazione dell’azienda.
Un’azienda può compilare autonomamente il questionario?
Il questionario EcoVadis si può compilare in modo autonomo. Però consigliamo fortemente alle aziende di farsi supportare da tecnici esperti sulle tematiche di sostenibilità ESG per questi motivi:
- l’importanza che i questionari di questo tipo hanno e avranno sempre di più per la competitività dell’azienda, l’appartenenza ad una catena di fornitura e l’accesso al credito: i questionari non vanno presi alla leggera!
- i questionari coprono argomenti trasversali a più processi aziendali, talvolta di interpretazione complessa, sono personalizzati per settore, per Paese e per tipo di azienda; per comprendere il significato della domanda e individuare la documentazione più significativa da inviare, sono spesso necessarie competenze diversificate su vari aspetti di sostenibilità. Un esperto su tematiche ESG sa a chi rivolgersi per reperire le informazioni richieste e sa selezionare la documentazione più idonea da caricare;
- “l’asticella si alza ogni anno”, cioè il livello e i requisiti per l’ottenimento di un determinato punteggio si evolvono nel tempo e diventano sempre più stringenti. Per cui il punteggio può abbassarsi anche drasticamente se non si adotta un piano di azioni di mantenimento e miglioramento su temi ESG, con obiettivi progressivi nel tempo.
Il Case study che proponiamo è un valido esempio per dimostrare le difficoltà che l’azienda può incontrare e il plus che può fornire un supporto da parte di esperti.
Approfondiamo il Case study: in che situazione era l’azienda?
L’azienda aveva fatto, su richiesta di un cliente della GDO, una precedente valutazione EcoVadis nel 2018, inserendo i documenti in modo autonomo, e aveva ottenuto un punteggio di 47/100. Al momento della valutazione del 2022, partiva in modo svantaggiato perché:
- le modalità operative dell’azienda aventi ricadute su aspetti sociali/di sicurezza sul lavoro, su ambiente, etica e acquisti sostenibili erano rimaste pressoché invariate e su alcuni argomenti di audit, peggiorate, a causa della situazione contingente;
- i criteri di valutazione in tutti i campi, in particolar modo in quello ambientale, erano diventati più severi. Ad esempio, nella valutazione 2022 erano state aggiunte tematiche nuove rispetto alla valutazione 2018 sulle quali l’azienda non aveva nessuna gestione (es. azioni per gas serra e surriscaldamento climatico e acquisti sostenibili);
- rispetto alla valutazione del 2018, al momento della valutazione 2022 era presente sulla piattaforma EcoVadis una penalizzazione di immagine nei confronti dell’azienda dovuta ad articoli di stampa raccolti dal software di intelligenza artificiale che illustravano criticità anche piuttosto importanti su aspetti oggetto di valutazione (sociale/sicurezza sul lavoro e igiene degli alimenti).
L’azienda pertanto rischiava, in fase di riqualifica da parte del cliente della GDO, di avere un punteggio molto inferiore al precedente.

Punto da migliorare nella valutazione del Case Study
In cosa consiste l’intervento dei tecnici PQA?
Per coprire i quesiti su tutte le tematiche (una cinquantina di quesiti), abbiamo creato un team di professionisti di PQA specializzati su temi diversi, che hanno approfondito gli aspetti di pertinenza interfacciandosi con le varie aree aziendali. In questa fase si è visto che numerose azioni su aspetti ESG erano effettivamente attuate dal personale aziendale e che non erano state valorizzate nella precedente presentazione della documentazione o non erano state presentate nei formati idonei per essere considerati validi o “di qualità” dagli auditor EcoVadis. Il lavoro svolto inizialmente da PQA è stato quindi quello di estrapolare tutti i dati disponibili, nonché di rielaborarli e valorizzarli secondo statistiche e formati che potessero rispondere ai criteri
EcoVadis. PQA ha inoltre selezionato i documenti più importanti da caricare su piattaforma EcoVadis, a fronte di un nuovo limite massimo di documentazione presentabile imposto dal sistema.
Qual è stato il risultato finale della valutazione EcoVadis dopo l’intervento degli specialisti PQA?
L’azienda si è posizionata al 72esimo percentile, cioè il suo punteggio complessivo è attualmente maggiore o uguale del punteggio ottenuto dal 72% di tutte le aziende valutate tramite piattaforma EcoVadis afferenti allo stesso settore, ed ha ottenuto la medaglia d’argento.
E’ stato ritenuto un risultato molto buono vista la situazione critica di partenza.
E’ stato evidenziato un miglioramento di performance omogeneo su ognuna delle aree di valutazione – Ambiente, Diritti umani e sul luogo di lavoro, Etica e Acquisti sostenibili – in quanto si è ottenuto un + 10 punti per ogni area.


Valutazioni EcoVadis 2018 e 2022 a confronto per il Case Study presentato
Cosa è stato fatto dopo la valutazione?
Sono state discusse insieme all’azienda le priorità per il miglioramento ed è stato proposto un piano di interventi ritenuti più urgenti, al fine di mantenere il punteggio ottenuto o – ancora meglio – migliorarlo nel tempo. Visto che il questionario EcoVadis è periodicamente rivisto, integrato con nuovi quesiti e “alza l’asticella”, l’intervento di un soggetto esperto in materia di sostenibilità ESG è importante anche per definire la migliore Strategia di sviluppo sostenibile che l’azienda può seguire.
Nel caso specifico, l’azienda era carente in merito alla prevenzione delle emissioni di gas serra e alle misure a prevenzione del surriscaldamento climatico e pertanto PQA ha proposto i possibili interventi di miglioramento su questo aspetto.
L’importanza di ricevere una medaglia nelle valutazione di sostenibilità EcoVadis
Avere un buon punteggio (score) nella valutazione di sostenibilità aziendale EcoVadis, offre una buona presentazione nei confronti di clienti e istituti finanziari e anche un buono strumento per attestare la sostenibilità della nostra organizzazione a tutte le parti che possono esserne interessate.

EcoVadis scrive:
“Quando ricevi una medaglia, puoi condividere la notizia con gli altri: includila sul tuo sito web, nei comunicati stampa, nelle presentazioni di vendita, nelle proposte e nei materiali di marketing. Puoi anche aggiungerlo alla documentazione del prodotto, all’imballaggio e ad altre comunicazioni!”.