La valutazione e la gestione del rischio biologico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo X, Capo I “Esposizione ad Agenti Biologici”) deve poter consentire al datore di lavoro di prendere tutti i provvedimenti possibili, necessari alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Fatto salvo l’ambito sanitario, il rischio biologico nei luoghi di lavoro è stato per molti anni sottovalutato rispetto agli altri rischi lavorativi: ciò nonostante nessun luogo di lavoro può considerarsi esentato da questo rischio, data l’ubiquità degli agenti biologici in acqua, polveri, rifiuti, alimenti, aria e nello stesso essere umano.
A seconda della suscettibilità individuale, del tipo di esposizione (accidentale o derivante dall’uso deliberato degli agenti biologici), del tipo di processo lavorativo, delle materie utilizzate, delle condizioni igieniche e microclimatiche degli ambienti di lavoro, gli agenti biologici possono essere causa di infezioni, intossicazioni, allergie e, in alcuni casi, di neoplasie.
Gli ambiti lavorativi maggiormente esposti sono il settore sanitario, la gestione dei rifiuti, lo sfruttamento delle biomasse, l’assistenza ad anziani e portatori di handicap, gli alberghi, il comparto agricolo-zootecnico, l’edile, l’alimentare, le scuole, le Forze dell’Ordine, le piscine, i centri estetici, le imprese di pulizia e disinfestazione, ma anche le normali attività d’ufficio.
Grazie al miglioramento delle conoscenze in campo microbiologico e immunologico e, purtroppo, a causa di gravissimi eventi infettivi recenti (AH1N1, SARS, Legionellosi, Tubercolosi, nuovi virus) la tematica del rischio biologico è oggi di notevole attualità.
Progetto Qualità Ambiente mette a disposizione figure professionali dotate di ampio know-how in materia di agenti biologici ed è in grado di fornire i seguenti servizi:
- valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti da agenti biologici pericolosi, secondo i contenuti delle Linee Guida emanate dal Coordinamento Tecnico per la Prevenzione degli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano e della SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale);
- redazione del piano di autocontrollo Legionella;
- svolgimento di campionamenti per valutare il livello di contaminazione e l’esposizione dei lavoratori agli agenti biologici.
Le ultime dal mondo SALUTE e SICUREZZA
Direttiva Euratom su Radon: modifiche in vigore dal 18 Gennaio 2023
Il Radon è un pericolo tanto serio quanto sottovalutato. L’esposizione al Radon per cittadini e lavoratori è un rischio ancora poco sentito nonostante la sua incidenza da un punto di vista del numero di vittime annuali si aggiri attorno ai 5000 morti/anno in italia e 15000 morti/anno in europa. Il radon è classificato come sostanza cancerogena ed è causa di circa il 5-13 % dei tumori al polmone, secondo solamente al fumo da tabacco.
Obbligo di nomina del Consulente ADR
A partire dal 01 gennaio 2023 la normativa ADR estende ai soggetti che spediscono merci pericolose, tra le quali anche i rifiuti, l’obbligo di nominare un consulente per la sicurezza dei trasporti. Pubblicata il 21/12/22 la nota esplicativa del Min. Infrastrutture e Trasporti sui casi di non obbligatorietà della nomina
FORMAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO: come cambia per i gestori rifiuti e per le altre attività
Il DM 02/09/21, entrato in vigore il 4 ottobre 2022, ha modificato le regole per la formazione antincendio per gli impianti che effettuano stoccaggio e trattamento di rifiuti e per altre tipologie di attività. Nel dettaglio, per tutti gli impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti è stato imposto l’obbligo di formazione minima per i propri addetti antincendio pari a 16 ore nonché l’obbligo di attestazione di idoneità tecnica presso i Vigili del Fuoco. Anche per altre attività la nuova normativa antincendio ha imposto la formazione propria del livello di rischio 3 e/o la necessità di abilitazione presso i VVFF.