L’inquinamento causato dalle plastiche nei mari è un problema ambientale molto grave a livello globale, si calcola infatti che ogni anno dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari di tutto il mondo.

Il 2023 è il 50° anniversario della Giornata Mondiale dell’Ambiente, vedrà la partecipazione di più di 150 paesi e l’ospite è la Costa d’Avorio in collaborazione con i Paesi Bassi. Jean-Luc Assi, ministro dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile della Costa d’Avorio, afferma che il governo ivoriano si impegna costantemente per essere “un esempio di spicco nello sviluppo sostenibile”.

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ogni anno vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica in tutto il mondo, metà delle quali sono derivanti da articoli monouso, causa principale dell’inquinamento degli oceani.

L’impatto sull’ambiente, clima e salute è tale che la tutela degli oceani è stata inserita fra gli obiettivi Agenda 2030 dalle Nazioni Unite:

  • Obiettivo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile, ed in particolare tra i traguardi:
  • Obiettivo 14.1: Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l’inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive. È necessario ricostruire il rapporto dell’umanità con l’oceano e metterlo saldamente al centro delle future soluzioni di sviluppo sostenibile.

E’ bene ricordare in occasione del #WorldEnvironmentDay che gli oceani ricoprono 3/4 della superficie terrestre, contengono il 97% dell’acqua presente su tutta la terra e ospitano all’incirca 200.000 specie di esseri viventi. Le plastiche ci impiegano centinaia di anni a degradarsi generando micro e nano plastiche che rappresentano una minaccia letale per gli ecosistemi marini, compromettendo la sopravvivenza della fauna selvatica e la salute umana.

A livello europeo e italiano negli ultimi anni sono state emesse numerose normative per la riduzione della plastica, il potenziamento del riciclo e in materia di articoli in plastica monouso o SUP (Single Use Plastic).

In Italia la normativa di riferimento per gli articoli in plastica monouso è il D.Lgs. 196/21, entrato in vigore il 14 gennaio 2022 con la finalità di prevenire e ridurre l’incidenza dei prodotti di plastica monouso sull’ambiente, a tutela dell’ambiente acquatico e della salute umana. Abbiamo fornito il nostro supporto per l’interpretazione della normativa italiana in materia di Prodotti in Plastica Monouso, analizzando le linee guida del CONAI in questo articolo.

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