Facendo seguito al nostro webinar gratuito: ETICHETTATURA AMBIENTALE E ADEMPIMENTI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE IN FRANCIA in cui abbiamo illustrato gli adempimenti previsti in termini di adesione agli Eco-organismi francesi e di etichettatura ambientale degli imballaggi e dei prodotti appartenenti alle filiere soggette a Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), parliamo ora di un nuovo obbligo:
l’obbligo di redazione e trasmissione agli Eco-organismi francesi del Piano di prevenzione rifiuti e di eco-design, che per il settore tessile/calzature/biancheria casa è in scadenza al 31 luglio 2023

(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

Cos’è un piano di prevenzione rifiuti e di eco-design?

La Direttiva 2009/125/EC, relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, definisce la progettazione eco-compatibile, o eco-design come:

l’integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione del prodotto
nell’intento di migliorarne le prestazioni ambientali nel corso del suo intero ciclo di vita

Un piano di eco-design è pertanto uno strumento che l’azienda adotta per pianificare delle azioni di miglioramento relative agli aspetti ambientali del prodotto che immette sul mercato, considerato nel suo ciclo di vita completo, dalla “culla alla tomba”, cioè dal momento di inizio vita corrispondente ad es. all’estrazione delle materie prime dei suoi componenti fino al suo fine vita, corrispondente ad es. al suo destino come rifiuto.

Quali soggetti sono obbligati?

I soggetti obbligati all’adozione e presentazione del Piano di Prevenzione rifiuti ed eco-design secondo la normativa francese sono quelli su cui ricadono gli obblighi di Responsabilità Estesa del Produttore in Francia, cioè coloro che per primi immettono sul mercato i prodotti rientranti nelle filiere individuate all’articolo L541-10-1, siano essi artigiani, produttori o distributori o importatori.

Esempi di filiere soggette ad EPR in Francia sono:

  • imballaggi a destinazione domestica o assimilabile
  • oggetti di arredo
  • apparecchiature elettriche ed elettroniche, pile e accumulatori
  • tessili, abbigliamento, calzature, biancheria per la casa
  • giocattoli, articoli sportivi e per il tempo libero
  • articoli per il bricolage e il giardinaggio
  • prodotti o materiali da costruzione del settore edile

Entro quando è obbligatorio presentare il Piano?

Le date di entrata in vigore dipendono dall’Eco-organismo di riferimento. Per l’Eco-organismo Refashion, dedicato al settore tessile/calzature/biancheria casa, il piano deve essere elaborato e trasmesso entro il 31 luglio 2023.

(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

Quali sanzioni si applicano in assenza di un Piano per la prevenzione dei rifiuti e la progettazione eco-compatibile?

L’articolo L.541-9-5 del Codice ambientale francese prevede che i soggetti che non rispettano gli obblighi legali previsti rischiano sanzioni amministrative fino ad un massimo di 1.500 euro per unità o per tonnellata di prodotto oppure 7.500 euro, rispettivamente per una persona fisica oppure giuridica e, se necessario, una penale giornaliera massima di 20.000 euro fino al giorno di adempimento dei provvedimenti cogenti. Inoltre la comunicazione dei piani all’eco-organismo è un obbligo contrattuale: pertanto sono da valutare anche le sanzioni attribuibili ad un mancato rispetto del contratto dell’azienda con l’eco-organismo.

Come si realizza un piano di eco-design conforme alla norma francese?

La Legge Agec, all’art. 72 par. II, specifica che per ogni azione di miglioramento ambientale che adotta, l’azienda deve descrivere la situazione attuale e i traguardi che s’impegna a raggiungere, le tempistiche e gli indicatori di monitoraggio. L’azienda deve approfondire, con il supporto di un esperto, le problematiche ambientali connesse al proprio prodotto lungo il suo intero ciclo di vita, individuare i punti di debolezza e di forza, per poter definire una strategia e un piano d’azione che siano coerenti con i risultati richiesti e che tengano anche conto delle risorse aziendali disponibili.
Di seguito si riporta uno schema delle fasi da seguire, secondo la linea guida francese:

(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)
(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)
(Fonte immagine: https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

(Fonte immagine:https://espace-services.eco-mobilier.fr/guide-de-redaction-du-plan-de-prevention-et-deco-conception)

Il piano deve avere cadenza quinquennale e può seguire format forniti dagli Eco-organismi.

 

Condividi questo articolo

Iscriviti alla nostra newsletter

riceverai una volta al mese una mail con i più significativi aggiornamenti riguardanti le tematiche del nostro lavoro suddivise per categoria: consulenza ambientale, salute e sicurezza sul lavoro, sistema di gestione, modelli organizzativi, consulenza privacy e formazione.

(leggi l'informativa)