Gli standard sono contenuti nell’allegato 1 dell’Atto Delegato basato sull’art. 29b(1) primo sottoparagrafo della Direttiva 2013/24/EU come modificata dalla Direttiva 2022/2464/EU.
Questo primo set è costituito da dodici Sustainability Reporting Standards, preparati da EFRAG in qualità di consulente tecnico della Commissione europea.
L’emanazione del secondo set di ESRS è prevista per il 30 giugno 2024: esso riguarderà standard specifici di settore, standards per le PMI quotate e standards per società non-EU.
Primo set di standard
Il primo pacchetto è costituito da 12 standard applicabili ai soggetti coinvolti dalla Direttiva CSRD indipendentemente dal loro settore di appartenenza o di attività (standard “sector agnostic”). I dodici standard proposti sono suddivisi in due gruppi, il primo “cross-cutting”, costituito cioè da standard che si applicano trasversalmente a tutti gli argomenti di sostenibilità, mentre il secondo gruppo comprende invece i “topic standard”, specifici sulle tematiche ESG, ambiente, social e governance.
1) Cross-cutting standards
- ESRS 1 Requisiti generali. Stabilisce i principi generali da applicare nella rendicontazione secondo l’ESRS e non stabilisce di per sé specifici requisiti di informativa.
- ESRS 2 Informazioni generali. Specifica le informazioni essenziali da divulgare indipendentemente dall’aspetto della sostenibilità preso in considerazione. ESRS 2 è obbligatorio per tutte le società che rientrano nell’ambito CSRD.
2) Topic standards: Environmental (E), Social (S) Governance (G);
- ESRS E1 Cambiamento climatico
- ESRS E2 Inquinamento
- ESRS E3 Acqua e risorse marine
- ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
- ESRS E5 Uso di risorse ed economia circolare
- ESRS S1 Forza lavoro propria
- ESRS S2 Lavoratori nella catena del valore
- ESRS S3 Comunità interessate
- ESRS S4 Consumatori ed utenti finali
- ESRS G1 Conduzione dell’attività
Prossimi passaggi
L’atto delegato adottato dalla commissione viene formalmente trasmesso al Parlamento e al consiglio Europeo nella seconda metà di agosto per lo scrutinio.
Questa fase di scrutinio durerà 2 mesi, prorogabile per altri 2 mesi. Parlamento e Consiglio Europeo possono rigettare l’atto delegato ma non modificarlo.
EFRAG pubblicherà periodicamente linee guida tecniche non obbligatorie sull’applicazione degli ESRS e a breve è previsto che predisponga un portale per le questioni tecniche, ad uso delle società e degli altri stakeholder.
Allineamento degli standard
Rispetto ai drafts discussi nelle consultazioni preliminari all’adozione dell’atto, le modifiche principali hanno riguardato le seguenti aree:
- Ridurre significativamente il numero di obblighi informativi (EFRAG ha ridotto del 40 % il numero di disclosure requirements e del 50 % il numero dei data points)
- Tenere ulteriormente in conto gli standards di global reporting, per assicurare in particolare l’interoperabilità con i futuri standard in fase di sviluppo da parte dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) e con gli standards del Global Reporting Initiative (GRI).
- Un ruolo piu’ centrale sul processo di valutazione della materialità.
- L’introduzione graduale dei disclosure requirements piu’ sfidanti per le imprese.
Secondo EFRAG l’emanazione di questo set di ESRS rappresenta una pietra miliare sulla strada dell’armonizzazione europea nella rendicontazione di sostenibilità, nella direzione di evitare l’uso di multipli e ridondanti standard volontari, come attualmente accade oggi, e di incrementare la qualità e ridurre la disomogeneità dei report ESG.
Nei prossimi mesi pubblicheremo ulteriori approfondimenti sugli ESRS, se non lo hai già fatto iscriviti alla nostra newsletter e continua a seguirci!