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Parità di genere UNI / Pdr 125:2022
Il Global Gender Gap Index stima che l’Italia si trovi al 63° posto, inoltre viene indicato che il tasso di partecipazione delle donne in Italia è del 53,1 % , ben al di sotto della media europea che è del 67,4%.
Questi dati certificano le difficoltà dell’Italia nel colmare le lacune nel contesto gender gap.
Nel 2011 si stima grazie sempre all’indice sopracitato che le donne nei CDA delle società quotate nei mercati regolamentati erano solamente il 7,4%, inoltre più della metà delle società, più precisamente il 51,7% non aveva nemmeno una donna nel CDA.
Il 16 marzo 2022 viene pubblicata UNI/Pdr 125:2022, essa contiene tutte le indicazioni e i requisiti da seguire per la certificazione della parità di genere.

La UNI/Pdr 125:2022 definisce le politiche, la strumentazione, il monitoraggio da effettuare per garantire un luogo di lavoro inclusivo. Questa certificazione nasce dall’esigenza di perseguire la Mission 5 del PNRR (“inclusione e coesione”).
L’attestato in questione mira al sostegno delle organizzazioni lavorative nell’adottare azioni che supportino e favoriscano l’accesso delle donne in posizioni dirigenziali, diminuire la disparità di retribuzione e dare un equilibrio maggiore nella gestione della crescita della prole.
La certificazione si estende a tutte le aziende, non solo per le società quotate e di grandi dimensioni, ma a tutte le imprese come PMI o microimprese.
Un’impresa inclusiva, in grado di realizzare a pieno l’uguaglianza di genere al suo interno, è in grado di creare più valore aggiunto. Valorizzare quindi la parità di genere e in questo caso la figura femminile figura come elemento fondamentale nella crescita economica, inoltre il lavoro delle donne rappresenta un contributo importante nella formazione del PIL, molte organizzazioni internazionali tra cui FMI stimano questo particolare dato.
Per le imprese integrare nel proprio sistema di gestione o nelle sue politiche la parità e l’inclusione può portare molti vantaggi come detto precedentemente. Vantaggi in termini di crescita e sviluppo nel medio lungo termine, ma anche immediati vantaggi fiscali ed economici nel breve periodo. Le aziende quindi per risultare più competitive sul mercato odierno devono coinvolgere sempre più talenti, nuove generazioni sensibili ad argomenti come quello della parità di genere.
Cosa prevede la norma UNI/Pdr 125:2022?
Prevede che tutte le organizzazioni siano dotate di un piano o di un sistema di gestione e che vengano utilizzati KPI specifici per valutare le diverse aree dei piani sopracitati. Questi indicatori sono predisposti per poter ponderare il neutro accesso di uomini e donne ai vari percorsi di carriera e di crescita.
Gli indicatori utilizzati devono tenere conto di diversi aspetti come governance, equità remunerativa, conciliazione vita-lavoro, crescita e inclusione delle donne in azienda, prevenzione e sorveglianza, equi processi di selezione HR. La certificazione ha una durati di 3 anni, al termine di questi è necessario fare un nuovo audit per ricertificare. Inoltre vengono previsti audit annuali per il mantenimento.
UNI/Pdr 125 viene riconosciuta nei bandi di gara, comporta uno sgravio fiscale che può arrivare fino a 50mila euro all’anno e aiuta nella concessione di aiuti di stato o finanziamenti pubblici.